Martedì 16 giugno 2009,
GITA A CAVALLARIA
Martedì 16 giugno 2009, gita a Cavallaria, presso Ivrea, Torino.
Siamo in cinque: Genio, Tobia, Beppe, Giorgio “shampoo” ed io.
Ragazzi che fatica stare dietro ai pensionati!
Non fanno altro che brontolare, lamentarsi, non gli va mai bene niente, non hanno spirito d’avventura, sono insofferenti di tutto e non concordano su niente.
Non gli va di alzarsi presto, ma non vogliono partire tardi. Non se la sentono di andare troppo lontano, ma neppure troppo vicino. Siamo appena arrivati e già vogliono tornare a casa. Hanno le mogli alle costole che non li mollano neppure a 170 km da Bergamo. Telepatia? No, tele-rompimento!
Saremmo dovuti andare a volare a Sestola, sull’Appennino modenese, oppure al Giumello in Valsassina. All’ultimo momento (siamo già in autostrada) pensano di deviare per Laveno sul Lago Maggiore. Genio telefona a tutte le scuole d’Europa buttando giù gli istruttori dal letto per avere notizie sulla meteo. Alla fine decidiamo per Cavalleria, l’unico contatto che ha la cortesia di supportarci.
Per caricare Giorgio al casello di Agrate deve intervenire la Protezione Civile: il soggetto abita in Brianza dai tempi delle guerre Puniche, ma solo oggi scopre che ci sono due caselli. Lo recuperiamo dopo una settimana di ricerche.